Le industrie antiche. Le mani e le cose.

Le industrie antiche in Europa e Medio Oriente
Fig. 1. Foderi di arpioni intarsiati (Kamčatka, 1.600 circa)

Il diagramma presenta l’evoluzione in Europa e Medio Oriente di alcune delle principali industrie umane nella preistoria e nella storia. La linea del tempo è su base logaritmica, si evidenzia l’impulso avuto da tutte le tecnologie con l’instaurarsi degli ambienti postglaciali alla fine del Paleolitico – inizio dell’Olocene, una combinazione positiva di maturità culturale e clima favorevole.

I legni di Ötzi

Il ritrovamento di Ötzi, la mummia del Similaun, un uomo vissuto circa 5.300 anni fa sulle Alpi europee ha fornito preziose, per molti versi uniche, indicazioni sulle abilità dell’uomo antico, portando alla luce un equipaggiamento pressoché completo di un cacciatore alpino (o un fuggiasco?) di molti millenni fa. È sorprendente come in dotazione potesse disporre di utensili lavorati con dieci diverse essenze arboree, per noi che distinguiamo a fatica un acero da un faggio. Il suo ultimo pasto era stato a base di speck di stambecco, quindi di proveniva da aree nelle quali erano già in uso tecniche di conservazione dei cibi, possedeva un’ascia in rame puro, fuso, martellato e riaffilato, estratto dalle miniere di Campiglia Marittima, con manico in legno di tasso, incollatura in catrame di betulla e fissaggio con strisce di pelle. L’equipaggiamento includeva tra l’altro:

  • calzature con anima in fibre di tiglio, suola e rivestimento in pelle di cervo con cuciture e lacci, interno imbottito in fibra vegetale
  • una stuoia di erbe intrecciate
  • un arco non ancora terminato in legno di tasso, di quasi 2m, con corda ritorta di tendini animali, la più antica di cui si abbia testimonianza.
  • una faretra in pelliccia di capriolo e legno di nocciolo
  • 14 frecce in legno di viburno e corniolo con punta in selce, incollate con catrame di betulla e legature in filo vegetale, l’impennaggio era costituito da tre mezze penne fissate con catrame di betulla.
  • un pugnale con manico in legno di frassino e lama in selce locale, legate con tendine animale.
  • affilatoio per la lama del coltello, in legno di tiglio e anima di corno, simile ad una matita.
  • quattro punte di corno di cervo
  • un attizzatoio in corteccia di betulla, il cui fondo era assicurato da cuciture in fibre di legno di tiglio; conteneva frammenti di carbone e foglie di acero riccio; le braci dovevano essere periodicamente ravvivate con foglie appassite raccolte durante il giorno
  • una gerla con intelaiatura di nocciolo e larice
  • frammenti di un fungo, il poliporo della betulla, infilati in strisce di pelle, fungo al quale la medicina tradizionale attribuisce proprietà antibiotiche ed emostatiche.
Fig. 2. Coppa di Amman

Immagine di copertina: Vaso con capra di montagna, Iran centrale, circa 4000 A.C., Open Access (OA), The Metropolitan Museum of Art, https://www.metmuseum.org/
Fig. 1. Foderi per arpioni, da Arkheologicheskie pamiatniki Kamchatki, Chukotki i Verkhnei Kolymy, N. N. Dikov (Mosca, 1977). Tradotto da Richard L. Bland (Archaeological Sites of Kamchatka, Chukotka, and the Upper Kolyma), Museum of Natural History, University of Oregon, Eugene, 2003. Fonte: archive.org, Clemson University Libraries.
Fig. 2: Coppa di Amman, VIII sec., © École biblique/ Antiquities of Jordan, photo: Johannes Kramer, in Katharina Schmidt, Glass and Glass Production in the Near East during the Iron Age Evidence from objects, texts and chemical analysis. OpenAccess archaeopress.com, CC 4.0.
Fonte prevalente per Ötzi: Museo Archeologico dell’Alto Adige, https://www.iceman.it/